Arezzo che sarà
La lettera del sindaco alla città
sindaco di Arezzodalle 10.41 del 16 giugno 2015
Arezzo è fatta dieccellenze culturaliche sono radicateda sempre sulterritorioe la genialità checaratterizza lospirito di impresadegli aretini derivadalla storia e liproietta nel futuro
Cari cittadini, Credo che donare alla Città un dettaglio chiaro e obiettivo su quanto operato nel corso di questo mandato sia doveroso e rispettoso della scelta che la stessa Città ha compiuto cinque anni fa, quella cioè di cambiare e scommettere in un futuro che poggiasse le proprie basi su idee nuove e coraggiose. Insieme ad una squadra di governo, immutata e contraddistinta da unità di intenti, ho avuto l’onore e la responsabilità di rappresentare una comunità fiera ed operosa, concreta e al contempo capace di immaginare, e disponibile ad affrontare nuove sfide. Ci siamo impegnati al massimo per rispondere alla fiducia che ci è stata riconosciuta, e oggi contraccambiamo quella fiducia restituendo ad Arezzo una realtà che corrisponde ad un’idea prospettica di un modello evolutivo sempre più innovativo e resiliente. Nel 2015, all’inizio di questo straordinario cammino compiuto insieme, abbiamo dovuto affrontare uno dei momenti forse più complessi della nostra storia recente. La crisi del settore orafo e la fine ingiusta di Banca Etruria rischiavano di compromettere lo sviluppo del nostro territorio, un duro colpo che non ci ha però sopraffatto, bensì ci ha stimolato a trarre risorsa da quella che è da sempre una nostra attitudine preziosa e creativa: la capacità di reagire e di reinventarsi. Oggi, nel 2020, Arezzo è senz’altro ancora una Città che investe e crede nella sua industria manifatturiera più identitaria, che è quella dell’oreficeria, ma ha vinto la propria scommessa nell’aver voluto individuare nella cultura e nel turismo due motori nuovi e potenti per la sua crescita. E’ una città più sicura e socialmente coesa, è una città più sensibile alle tematiche ambientali, che “riusa” e migliora il proprio spazio, è una città virtuosa che difende i propri cittadini, è una città che è attenta ai giovani e al loro futuro, è una città “in movimento”. Tutto questo enorme lavoro, entusiasmante e coinvolgente, è stato possibile grazie all’impegno e alla dedizione giornaliera delle persone con cui ho avuto la fortuna di poter lavorare, dagli Assessori ai Consiglieri, ai dipendenti del Comune e agli stessi cittadini che hanno partecipato attivamente alle nostre consultazioni pubbliche e ai tavoli di lavoro. Un grazie va a tutti voi se oggi Arezzo è un modello di città. Alessandro